La Scuola ticinese presenta dati statistici del 2023 che evidenziano una spesa contenuta per l’educazione, ma ottimi risultati finali. Nonostante il Canton Ticino abbia una delle spese per l’educazione più basse in Svizzera, si posiziona al secondo posto per il tasso di maturità liceali e professionali entro i 25 anni di età più alto nel paese. Tuttavia, l’analisi evidenzia anche alcune aree che richiedono approfondimenti e interventi, come la transizione dalla scuola dell’obbligo alle formazioni di grado secondario II e l’orientamento professionale ancora influenzato dagli stereotipi di genere.
Lo studio “Scuola ticinese in cifre” fornisce ogni anno informazioni dettagliate sulla situazione e le tendenze nel sistema educativo del Canton Ticino. I dati statistici, elaborati dal Servizio della statistica scolastica del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS), sono suddivisi in cinque capitoli: Allievi, Esiti e diplomi, Docenti, Spesa pubblica per l’educazione e Aiuto allo studio.
Per quanto riguarda gli esiti delle formazioni di grado secondario II, il Ticino si distingue per il tasso più elevato di maturità entro i 25 anni di età in Svizzera (58%). Il Canton Ticino si posiziona al secondo posto a livello nazionale sia per il tasso di maturità liceale (33%) che per il tasso di maturità professionale (23%). Inoltre, il Ticino si conferma al secondo posto per il numero di diplomi ottenuti presso un’università svizzera o un politecnico federale (20% della popolazione cantonale residente di pari età). A livello nazionale, gli studenti universitari ticinesi si distinguono per la loro eccellenza accademica.
Tuttavia, vi sono alcuni aspetti che richiedono ulteriori approfondimenti, come l’efficienza della transizione dalle scuole medie alle scuole post-obbligatorie. Nell’anno scolastico 2021/22, il 23% degli studenti del primo anno di liceo e il 28% degli studenti del primo anno della Scuola cantonale di commercio di Bellinzona non sono stati promossi. Nel settore della formazione professionale, il Ticino registra un tasso di scioglimento dei contratti di tirocinio del 36%, il secondo più alto a livello nazionale. Tuttavia, l’80% dei giovani ticinesi riesce a trovare un nuovo tirocinio, in linea con la media svizzera. È importante considerare che le ripetizioni e i cambiamenti di orientamento possono essere esperienze utili per la crescita personale degli studenti. Tuttavia, è necessario riflettere e collaborare con tutti i partner coinvolti per migliorare la qualità e l’efficienza della transizione dalla scuola media alle formazioni post-obbligatorie.
I dati evidenziano anche l’influenza significativa dei generi sulle scelte educative degli studenti. Le ragazze tendono a orientarsi verso insegnamento, ambito sociosanitario e scienze umane, mentre i ragazzi preferiscono settori come costruzione, industria, tecnica, informatica e tecnologie innovative. Sebbene si stiano compiendo progressi in questo ambito, è necessario continuare a superare le barriere culturali e offrire opportunità di scelta formative e professionali più ampie per tutti i giovani del Canton Ticino.
La Consigliera di Stato Marina Carobbio Guscetti, Direttrice del DECS, ha commentato i dati presentati sottolineando l’importanza di identificare le aree in cui è possibile migliorare e dove il Canton Ticino già ottiene risultati positivi rispetto alla media nazionale. Nonostante una spesa pubblica per l’educazione inferiore alla media nazionale, il sistema educativo ticinese si mantiene in buona salute complessivamente. La Direttrice del DECS ha sottolineato che sono necessarie risorse finanziarie adeguate per mantenere e migliorare ulteriormente il sistema educativo ticinese, poiché la scuola rappresenta un investimento fondamentale per il futuro del Canton Ticino.
