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Editoriale redatto da giornalisti iscritti al Registro FIG e accreditati presso il Consiglio di Stato del Canton Ticino.

Modifiche legislative necessarie per permettere maggiore libertà ai committenti di assegnare appalti ai sensi della Legge e del Regolamento cantonale sulle commesse pubbliche

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Iniziativa parlamentare generica IG774

presentata nella forma generica da Alessandro Mazzoleni e cofirmatari per ottenere tutte le modifiche legislative necessarie per permettere maggiore libertà ai committenti di assegnare appalti ai sensi della Legge e del Regolamento cantonale sulle commesse pubbliche

L’attuale legislazione in vigore prescrive, tra le altre cose, in merito all’idoneità degli offerenti che quest’ultimi “devono essere iscritti nel rispettivo albo o registro professionale, se obbligatorio per l’esecuzione della prestazione”; rispettivamente, prescrive che “in assenza di albi o registri professionali obbligatori, l’offerente deve possedere qualifiche almeno corrispondenti al relativo attestato federale di capacità (AFC) oppure al titolo necessario nello specifico ramo professionale per l’esecuzione della prestazione”. Solamente nel caso in cui “non esistessero questi titoli professionali, l’offerente deve comprovare un’esperienza sufficiente”. Analoga regolamentazione è poi anche proposta per il caso in cui l’offerente è una ditta privata o una società.
Nella nostra realtà cantonale quest’ultima soluzione preclude differenti lavoratori con piccole attività dalla possibilità di potersi aggiudicare delle gare pubbliche e ciò siccome non sono iscritti negli albi o nei registri professionali mancandogli anche il rispettivo attestato federale di capacità. Stiamo parlando di lavoratori che da svariati anni svolgono comunque un’attività con impegno e serietà e che solo perché non dispongono più delle necessarie forze anche finanziarie non riescono ad ottenere l’AFC e per questo nemmeno ad essere regolarmente iscritti negli albi o nei registri professionali.
Si pensi, ad esempio, a quelle persone che da anni svolgono la loro attività come giardinieri tuttofare che proprio grazie alla loro lunga esperienza pure si occupano di piccoli lavori generici.
Quest’ultimi lavoratori, che fino a pochi anni fa collaboravano attivamente con tutti gli enti pubblici nel nostro Cantone, con l’introduzione delle succitate normative sono oggi completamente tagliati fuori da ogni gara e questo con anche importanti conseguenze finanziaria che spesso e volentieri ricadono poi anche sulle spalle della collettività. Stiamo infatti parlando di gente semplice che umilmente chiede solamente di poter lavorare.
Coscienti che le normative succitate vogliono garantire una certa qualità e garanzia nell’esecuzione dei lavori oggetto della gara, con la presente proposta s’intende agevolare e favorire situazioni che potremmo definire come di poca entità.
In concreto, per lavori di poca entità (ad esempio gare con un valore inferiore a fr. 15’000.–) e che non necessitano di particolari competenze professionali specialistiche proponiamo che al committente sia da subito possibile accettare le offerte in base alla sola comprovata esperienza.
Quest’ultima soluzione non deve quindi, in altri termini, essere possibile unicamente nel caso in cui “non esistessero i titoli professionali” bensì in tutti i casi quanto la commessa presenta appunto un valore di poca entità. Per gare con un valore superiore ai lavori di poca entità e di semplice esecuzione, quanto già stabilito nella legge va invece confermato.
Con quest’ultima modifica siamo convinti che diversi lavoratori residenti nel nostro Cantone con piccole attività verrebbero rivalorizzati e ciò soprattutto nei Comuni dove si è sempre impegnati a sostenere l’attività locale che come tale non beneficia sempre di tutti i titoli che sono invece richieste nell’attuale vigente legislazione.

Per la realizzazione di quanto sopra si chiede quindi di procedere con la conseguentemente modifica di quanto è stabilito nella vigente legislazione.
Alessandro Mazzoleni
Caroni – Forini – Zanetti

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