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24 ore su 24 le notizie politiche del Canton Ticino e della Svizzera

Editoriale redatto da giornalisti iscritti al Registro FIG e accreditati presso il Consiglio di Stato del Canton Ticino.

A che punto siamo con il congedo parentale di due settimane, votato dal Gran Consiglio? (Da aggiungere alle 14 settimane di congedo maternità e alle 2 settimane di congedo paternità)

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Interrogazione 92.23

Congedo parentale in Ticino: storia
Il 25 gennaio 2021 il Parlamento ha approvato, in seconda lettura (la prima votazione, del 16 dicembre
2020, era finita in parità) con 43 favorevoli, 37 contrari (0 astenuti e 9 non votanti), il rapporto di minoranza
di Nadia Ghisolfi in merito all’iniziativa 14 dicembre 2017 presentata nella forma generica da Raoul
Ghisletta e cofirmatari “Per un congedo maternità cantonale (Modifica LAF)”.
Tale rapporto di minoranza, in merito al congedo di maternità cantonale, chiedeva di introdurre due
settimane di congedo parentale (o per la madre o per il padre, a loro scelta).
Mentre l’iniziativa Ghisletta chiedeva l’introduzione di 6 settimane di congedo maternità cantonali
supplementari, da aggiungere alle attuali 14 settimane previste dalla Legge federale LIPG, il rapporto di
minoranza ha convinto il Parlamento proponendo due sole settimane supplementari di congedo, pagato
come l’attuale l’80 % del salario, da aggiungere appunto alle 14 settimane già in essere, e al nuovo
congedo paternità appena introdotto. Il Parlamento intendeva lasciare alla coppia la decisione se il
congedo venisse preso dalla madre o dal padre del bambino: congedo parentale dunque e non congedo
maternità.
La proposta di minoranza è stata approvata dal Parlamento, va sottolineato, contro il parere del Consiglio
di Stato.
I motivi a favore dell’introduzione di un (nuovo) congedo parentale sono molteplici : in particolare, il fatto
che i genitori giustamente chiedono di avere la possibilità di trascorrere del tempo con i propri figli, e che
i primi mesi di un bambino sono fondamentali da tutti i punti di vista, per cui dare la possibilità a un
genitore di stare due settimane in più a occuparsi del bambino, è una scelta di civiltà.
Altri motivi, poi parlano a favore di questa proposta: ad esempio l’importanza del congedo per
l’allattamento al seno, il problema del calo delle nascite con i relativi problemi (in prospettiva) di
finanziamento di pensioni e di sanità, il tema della parità tra i sessi, eccetera.
Confronto internazionale
Da segnalare che, anche con 2 ulteriori settimane di congedo parentale, il nostro Paese rimarrebbe in
fondo alla classifica degli Stati europei per quanto concerne congedi maternità e parentali, perché
avremmo in Ticino 14 settimane di congedo maternità, 2 settimane di congedo paternità, e in futuro
appunto ulteriori 2 settimane di congedo parentale (a scelta per madre o padre): totale 18 settimane.
Da notare che la Commissione federale di coordinamento per le questioni familiari COFF sostiene un congedo per la Svizzera di 38 settimane, proposta che comunque risulta moderata rispetto ai congedi
parentali dei Paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE): nel 2019 in questi Paesi il congedo parentale era in media di 54 settimane, con un valore mediano di 43 settimane.
Va del resto ricordato che già oggi vi sono aziende, come la SUPSI, l’Ente Ospedaliero Cantonale o la
UBS, che offrono un congedo maternità o parentale superiore al minimo legale: i congedi vanno anche
a favore dei datori di lavoro, in particolare per fidelizzare il personale e perché rendono più facile, in
particolare alle madri, riorganizzarsi per rientrare nel mondo del lavoro dopo la maternità (piuttosto che
dimissionare), a vantaggio (anche) delle aziende.
Il Gran Consiglio ha dunque approvato il congedo parentale, nella convinzione che sia opportuno
e urgente estendere a tutti i genitori la possibilità di stare due settimane di più con i propri figli.
Posizione del Consiglio di Stato: come detto, il Governo era contrario alla proposta approvata dal
Parlamento. Un argomento, sollevato però fuori tempo massimo, era quello secondo cui il congedo
parentale non sarebbe attuabile a livello cantonale.
A noi non pare: ci risulta comunque che il Consiglio di Stato abbia commissionato una perizia su questo
tema.
Come noto, la questione dei congedi e delle vacanze in materia di diritto privato è regolata nel Codice
delle obbligazioni (art. 329ss CO), e nella Legge sul lavoro (art. 35, let. a, LL). Legati alla genitorialità vi
sono poi il congedo maternità di 14 settimane per le lavoratrici, (329f CO) e il recente congedo paternità,
di 2 settimane (329 g CO).
I cantoni hanno la possibilità di legiferare per aumentare la durata del congedo maternità, e hanno altresì una flessibilità nella concessione di indennità grazie all’articolo 16, let. h, della LIPG (Legge federale
sulle indennità di perdita di guadagno per chi presta servizio e in caso di maternità o paternità), che
recita. “…i Cantoni possono prevedere un’indennità di maternità più elevata o di durata maggiore nonché
un’indennità di adozione e prelevare contributi specifici per il loro finanziamento”.
Al Gran Consiglio era apparso possibile, per un Cantone, introdurre con le stesse modalità un congedo
parentale, ossia un congedo aggiuntivo che possa essere utilizzato o dalla madre o dal padre, a loro
scelta.
Recente votazione del Canton Ginevra
D’altra parte, proprio lo scorso fine-settimana il Canton Ginevra ha approvato l’introduzione di un
congedo parentale cantonale.
I ginevrini hanno accolto, con il 57,9% di sì, un’iniziativa popolare promossa dai Verdi liberali (sostenuta
da centro-destra e padronato) che prevede complessivamente 24 settimane di congedo parentale1 per
i due genitori: questo, dunque, mi pare chiarisca che la proposta votata dal Gran Consiglio ticinese è
perfettamente legale.
Avvalendoci delle facoltà concesse dalla legge, chiediamo dunque al Consiglio di Stato:

  1. La perizia è stata ultimata? Se no, quali sono i tempi?
  2. Il Governo intende finalmente dare seguito alla decisione del Parlamento, rispettando la Legge sul
    Gran Consiglio e sui rapporti con il Consiglio di Stato (LGC) che recita: Il Consiglio di Stato dà seguito
    all’elaborazione del progetto previsto dall’iniziativa generica entro 6 mesi dalla sua accettazione da
    parte del Gran Consiglio, e dunque proporre una modifica di Legge nel senso deciso dal
    Parlamento?
  3. L’esempio di Ginevra sarà preso in considerazione?
    Maddalena Ermotti-Lepori
    Aldi – Ay – Berardi – Ferrari –
    Mossi Nembrini – Pini – Riget

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