Per la prima volta nella sua storia, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, con sede a Ginevra, sarà presieduto da un rappresentante della Svizzera. Si tratta di Jürg Lauber, ambasciatore elvetico, che è stato scelto all’unanimità dagli Stati membri e guiderà l’organo principale per i diritti umani dell’ONU per tutto il 2025.
Un Momento Storico per la Svizzera
L’elezione di Lauber segna un momento significativo per la Svizzera, che tornerà nel Consiglio dopo sei anni di assenza. Il nuovo mandato, della durata di tre anni, inizierà nel gennaio 2025. In quasi due decenni di esistenza del Consiglio, è la prima volta che un rappresentante svizzero assume una posizione così alta, rafforzando il ruolo del Paese nella diplomazia internazionale.
Un Obiettivo di Rinnovamento
Nel suo discorso, Jürg Lauber, originario di Zugo, ha definito il suo nuovo incarico un “onore” e una “grande responsabilità”. La sua priorità sarà quella di “rafforzare la diplomazia” e migliorare l’efficacia di un organismo spesso segnato da tensioni politiche.
L’ambasciatore ha sottolineato l’importanza di lavorare per un dialogo costruttivo, mirando a recuperare uno spazio per la collaborazione tra Stati e a migliorare la risposta alle sfide globali legate ai diritti umani.
Un Appoggio Unanime
La candidatura di Lauber non ha incontrato opposizioni nel gruppo regionale a cui appartiene la Confederazione, facilitando la sua elezione. La Svizzera, con una lunga tradizione di neutralità e mediazione internazionale, si conferma un attore chiave nel contesto dei diritti umani.