Il Consiglio federale svizzero ha deciso di aderire al Registro dei danni istituito dal Consiglio d’Europa per documentare i danni causati dall’aggressione russa in Ucraina. Il Registro contiene informazioni e prove relative ai danni, alle perdite e ai pregiudizi causati dall’aggressione della Federazione russa allo Stato ucraino e alle persone fisiche e giuridiche. La decisione del Consiglio federale ribadisce il sostegno della Svizzera alle persone colpite dalla guerra e al processo politico di ricostruzione dell’Ucraina, promosso su larga scala dal nostro Paese insieme al Governo ucraino.
La decisione del Consiglio federale segue l’istituzione del Registro dei danni da parte del Consiglio d’Europa nel maggio 2023. Ad oggi, 37 Stati membri del Consiglio d’Europa, oltre a Canada, Stati Uniti, Giappone e Unione europea hanno aderito al Registro.
L’adesione al Registro dei danni segna il sostegno della Svizzera al processo politico di ricostruzione dell’Ucraina. Nel luglio del 2022, la Svizzera aveva promosso questo processo su larga scala in collaborazione con il Governo ucraino, in occasione della Ukraine Recovery Conference tenutasi a Lugano. L’adesione al Registro dei danni è un ulteriore impegno coerente in favore delle vittime e della ricostruzione dell’Ucraina.
Il Registro dei danni fornisce un sostegno agli sforzi internazionali tesi a rendere giustizia alle vittime dell’aggressione militare russa contro l’Ucraina e a rafforzare l’impegno in materia di lotta all’impunità e di responsabilità internazionale. L’adesione della Svizzera al Registro dei danni dimostra la sua ferma posizione nella lotta contro l’impunità e il suo impegno per una politica estera responsabile.