La Confederazione svizzera ha deciso di continuare a sostenere la Rete svizzera contro le mutilazioni genitali femminili, dopo che una valutazione ha evidenziato che le misure adottate sono efficaci. La pratica delle mutilazioni genitali femminili è considerata una violazione dei diritti umani a livello internazionale e in Svizzera è punita dal 2012. Dal 2003, la Confederazione ha adottato misure per proteggere le donne e le ragazze a rischio e promuovere l’assistenza medica e psicosociale alle vittime. Nel 2016 è stata creata la Rete svizzera contro le mutilazioni genitali femminili, che fornisce consulenza, formazione e sensibilizzazione del personale sanitario e delle comunità di migranti interessate. La valutazione esterna ha confermato che le misure contro questa violenza sono tuttora necessarie e che senza un centro di competenza nazionale, gli sforzi compiuti rischiano di essere vanificati.