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Editoriale redatto da giornalisti iscritti al Registro FIG e accreditati presso il Consiglio di Stato del Canton Ticino.

Il quadro legale per le cooperative ha ottenuto risultati positivi

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La corrente legislazione relativa alle cooperative ha globalmente dimostrato di funzionare adeguatamente e continua a soddisfare le richieste economiche e sociali. Questa è la conclusione alla quale è giunto il Consiglio federale nel rapporto sulla necessità di una revisione delle leggi sulle cooperative, adottato durante la seduta dell’8 dicembre. Il Consiglio non vede quindi la necessità di una revisione completa delle norme che disciplinano le cooperative, ma non esclude possibili aggiornamenti mirati.

La cooperativa rappresenta una forma di associazione che principalmente cerca di ottenere benefici materiali per i suoi membri attraverso un’azione congiunta. Attualmente, in Svizzera, ci sono più di 8000 cooperative registrate presso il registro di commercio.

Nel suo rapporto, che è una risposta al postulato 21.3783 Guggisberg, il Consiglio federale arriva alla conclusione che il quadro legale vigente per le cooperative ha, in linea di principio, dimostrato di funzionare adeguatamente. Gli aspetti principali, come la costituzione e la dissoluzione delle cooperative o i diritti e gli obblighi dei membri, sono chiaramente regolamentati nel Codice delle obbligazioni (CO). Gli statuti delle cooperative possono anche stabilire regole aggiuntive personalizzate, come ad esempio quelle relative ai diritti di partecipazione e di informazione.

Secondo il Consiglio federale, il quadro legale per le cooperative, grazie alla sua flessibilità, continua a soddisfare le attuali esigenze economiche e sociali. Questa valutazione è condivisa anche dalla Commissione federale degli esperti del registro di commercio, che è stata consultata in merito alla bozza del rapporto. Pertanto, il Consiglio federale non ritiene necessaria una revisione completa delle leggi sulle cooperative. Tuttavia, nell’ambito di future revisioni normative, non esclude la possibilità di apportare modifiche mirate, come ad esempio la riduzione del numero minimo di membri necessari per costituire una cooperativa da sette a tre. Potrebbero anche essere considerate disposizioni specifiche per cooperative di grandi dimensioni, se necessario.

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