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Editoriale redatto da giornalisti iscritti al Registro FIG e accreditati presso il Consiglio di Stato del Canton Ticino.

Approvato dal Consiglio federale il rapporto sull’inquinamento intorno agli impianti di incenerimento rifiuti

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Berna, 30 ottobre 2024 – Il Consiglio federale ha approvato il rapporto relativo all’inquinamento ambientale nelle aree circostanti gli impianti di incenerimento dei rifiuti, redatto in risposta al postulato «Fare chiarezza sull’inquinamento ambientale nei dintorni di impianti di incenerimento dei rifiuti in e fuori esercizio». Il documento affronta aspetti legati alle emissioni di sostanze dannose e alle competenze delle autorità competenti.

Il rapporto, preparato in risposta al postulato Suter 21.4225, analizza quali inquinanti vengono emessi dagli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani (IIRU), come questi contaminano l’aria e il suolo, e le tecnologie impiegate per filtrare tali sostanze dai gas di scarico. Viene posta particolare attenzione su diossine e furani, un gruppo di composti tossici che ha destato preoccupazione dopo l’episodio di inquinamento diffuso nei pressi dell’IIRU di Vallon (VD) nel 2021. Il rapporto copre l’attività di 66 impianti operativi dal 1904 in 18 Cantoni; attualmente, la Svizzera conta 29 impianti in 16 Cantoni.

L’analisi ha concluso che il caso di Vallon è stato un’eccezione, ma ha rilevato che in alcune aree vicino agli impianti il livello di diossine, furani, metalli pesanti e altre sostanze pericolose nei suoli supera i valori di riferimento. Per la stesura del rapporto è stato condotto uno studio basato su dati storici e recenti provenienti da analisi del suolo attorno agli impianti.

Grazie alle moderne tecnologie, gli impianti di incenerimento oggi mantengono le emissioni di sostanze dannose a livelli molto bassi. Tuttavia, l’inquinamento attuale dei suoli è attribuibile alle emissioni passate. La situazione è migliorata significativamente dopo l’introduzione delle normative sulle emissioni previste dall’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico del 1986, normativa che è stata costantemente aggiornata. I servizi cantonali per la protezione dell’aria, attivi dal 1986, hanno svolto controlli regolari sugli impianti e si sono occupati di bonificare o chiudere quelli non conformi.

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